martedì 22 dicembre 2009

La truffa Nucleare

Qualche anno fa, nel 1987, il popolo italiano, consapevole dei rischi (e dei costi) connessi all'utilizzo di centrali nucleari per la produzione di energia elettrica, decise, con un referendum, di farne a meno. Poco tempo fa, Berlusconi ha messo il suddetto popolo italiano, di fronte al fatto compiuto di un accordo con la repubblica francese, per il ritorno dell'impiego della stessa fonte d'energia.


Con questo il Silvio nazionale smentiva (se ce ne fosse stato ancora bisogno) molti luoghi comuni: sulla sovranità del popolo, sulla libertà di cui si proclama alfiere etc. Le centrali saranno di ultima generazione, tipo "EPR" garantite sicure da tutto, tranne dalla voracità di appaltatori e subappaltatori. Le imprese italiane, ancora non sazie dalle abbuffate senza limiti sui costi senza fine della dismissione delle nostre vecchie centrali (comprese di scorie) applaudono. Non dimentichiamo che nella bolletta dell'ENEL, gli italiani stanno ancora pagando i costi dello smantellamento (componente A2 della bolletta). Sembrava (prima dell'accordo) che li avremo pagati fino al 2024. Ma adesso ci saranno nuove centrali e nuove spese! Ma soprattutto nuove scorie. Che necessiteranno di altre spese... Inutile osservare che l'egregio Sarkozy si poteva vantare di aver rifilato il classico "pacco": l'unica centrale "EPR" finora rifilata dai francesi (ai finlandesi) dopo 6 anni dall'inizio dei lavori ha già collezionato 3 anni di ritardo, 2,5 miliardi di euro di perdite, e una struttura già criticata per la scarsa sicurezza. Chi doveva produrre il cemento, l'acciaio e i manufatti vari necessari alla "cosa" ha pensato bene di lucrare il possibile sulla qualità dei lavori vanificando così qualsiasi misura di sicurezza prevista nel progetto. E stiamo parlando della Finlandia, immaginiamoci cosa succederà in Italia.... Ma come ricordavo prima i padroni italiani hanno di che essere contenti. L'ENEL già lucra con la sua partecipazione alle centrali in Spagna, in Slovenia e in Romania. Oggi con la scusa del futuro atomico, in Italia, possano evitare qualsiasi seria riflessione sull'avvenire della produzione di elettricità. Perchè mai ridurre la produzione, o impiegare metodi alternativi, quando presto anche noi avremo ....... ? Domani lucreranno sulla costruzione delle centrali. Il "piatto" è ricco e molto appetitoso. Nessun dubbio che la classe padronale troverà di che ingrassare. L'esempio finlandese si prepara ad essere superato. Dopo domani si arricchiranno sulle scorie. E la corrente sarà sempre molto salata per il cittadino. Si stima infatti che quella prodotta con gli "EPR" costerà circa il doppio di quella prodotta con le centrali a gas naturale. Con questo, la ricerca sull'energia nucleare deve continuare. Ma all'interno del sistema capitalista, qualsiasi soluzione si rivelerà una fregatura per i lavoratori. Nei paesi ex-sovietici sono ancora in funzione le centrali più vecchie e più pericolose che arricchiscono i padroni (con spese bassissime) al prezzo di mettere in pericolo larga parte d'Europa. All'estremo opposto, l'impiego dei modernissimi e "superveloci" reattori "Superphoenix" (considerati il non plus ultra) in Francia è soprattutto finalizzato alla produzione di "sottoprodotti" utilizzati per fabbricare armi.....per i padroni!

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