Abbiamo assistito alla rivolta di Rosarno. I lavoratori migranti impiegati precariamente nell'agricoltura del meridione, vivono notoriamente in condizioni disumane, sfruttati da aziende senza scrupoli spesso legate alle varie mafie locali.
"Sfruttamento sul lavoro, scarso accesso alla salute, alloggi totalmente inadeguati ed episodi di violenza costituiscono la realtà quotidiana degli stagionali in quest'area. Le condizioni igienico sanitarie in cui versano i lavoratori stagionali sono inaccettabili"(testimonianza della ong "Medici senza frontiere"ripresa Venerdì scorso dall'agenzia Reuters).
Sembra che un'aggressione da parte di elementi "autoctoni" verso alcuni di loro abbia innescato veementi proteste, subito represse con la massima severità dalle cosiddette forze dell'ordine. Fonti ufficiali riferiscano che il ministro Maroni non abbia perso l'occasione di esternare le sue (del resto già note) idee, ossia che la colpa sia, come sempre, da attribuirsi essenzialmente "all'immigrazione clandestina". Ieri, il quotidiano "La Repubblica" riportava l'importante analisi dello scrittore Roberto Saviano: "[...] è la quarta rivolta degli africani in Italia contro le mafie: per questo non vanno criminalizzati ma scelti come alleati contro l'illegalità”.
Ma, il governo Berlusconi, per nulla interessato alla lotta alla mafia, insiste nel fomentare la xenofobia degli "autoctoni", ad esempio con le dichiarazioni deliranti di Maroni che persiste nel dichiarare "Troppa tolleranza con i clandestini". Ridurre degli uomini in schiavitù può forse essere definito "tolleranza"? L'unica tolleranza fino ad ora è stata la loro, che hanno atteso fino a tre giorni fa per scuotersi di dosso le loro catene. Catene inflitte a loro con la partecipazione delle autorità, che li ha privati di ogni diritto, per il profitto di imprese gestite, oltretutto, direttamente dalla camorra.
Invece di solidarizzare, parte della popolazione "autoctona" si scaglia contro i migranti. E' evidente come le classi dominanti, usino lo strumento del razzismo per reprimere le sacrosante rivendicazioni degli sfruttati. A questo fine la camorra arma le ronde. A questo fine il razzismo di stato; è di ieri la notizia, riportata da fonti ufficiali, che il ministro Gelmini ha posto un tetto del 30% per classe alla presenza di bambini migranti, dal prossimo settembre....Ma gli "autoctoni" dovrebbero ricordarsi che gli interessi di classe degli sfruttati sono comuni a italiani e migranti, che l'attuale rivolta di Rosarno è combattuta dai migranti, in nome di diritti universali, e che la classe operaia ha tutto l'interesse ad appoggiarne in pieno la lotta e le rivendicazioni. Purtroppo però i deliri di Maroni, sembrano trovare ascolto: ed ecco iniziare la reazione padronale. "Caccia al nero", ronde e spedizioni punitive: sempre "La Repubblica" di ieri parla anche della violenza "autoctona", degli italiani, filo-padronale (cosciente o meno di esserlo che sia). La reazione della barbarie.
martedì 12 gennaio 2010
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