mercoledì 27 gennaio 2010

Lettera degli studenti del Liceo Scientifico il Pontormo in merito all'assemblea sulla transfobia

Non ci uniamo alla bolgia mediatica che ormai ha avvolto l'assemblea al Liceo Scientifico il Pontormo di Empoli. Pubblichiamo la lettera che hanno inviato gli studenti il 25/1 perché è una risposta esauriente alle ridicole richieste di chi richiede un "contraddittorio". Magari dello stesso tipo di quelli che da anni infestano le televisioni nazionali.

25/1/10
"Gentile Redazione,
in seguito all'articolo “Empoli, assemblea col trans al liceo...” pubblicato sul quotidiano “Il Giornale – Toscana”, la polemica relativa al suddetto avvenimento ha cominciato ad assumere una certa rilevanza nei media, facendo persino arrivare ad Empoli una troupe di Mediaset per intervistare i Rappresentanti d'Istituto circa la questione, e portando la notizia ad apparire su blog, giornali, radio e televisioni di tutta Italia, attirando su di sé l’attenzione mediatica per vari giorni.

È nostro interesse rassicurare la comunità sulle modalità con cui si è svolta l'assemblea, così come in tutte le altre che si sono succedute nel nostro Liceo: nel totale rispetto delle regole, con la massima serietà e cercando di stimolare gli studenti.

È utile ricordare che Regina Satariano è un'ospite qualificata: oltre a far parte del Movimento Identità Transessuale ha all'attivo collaborazioni e progetti con la Regione Toscana attraverso il Consultorio Transgenere di Viareggio, in collaborazione con l’Associazione Transgenere e con il Ministero delle Pari Opportunità.
Da notare inoltre il buon esito dell'assemblea: i toni sono stati pacati e più che civili; senza dubbio è riuscito il nostro intento di sensibilizzare gli studenti, che si sono rivelati assai interessati e partecipi. Il nostro intento non era quello di creare un dibattito politico-religioso ma di sensibilizzare gli studenti: ci si augura che il tema “No transfobia” sia condiviso da tutti al di là delle individuali idee politiche.

Abbiamo parlato di: solidarietà, libertà, tolleranza e pluralismo.
Vorremmo inoltre dire a chi sostiene l’inutilità didattico-pedagogica della nostra iniziativa che nelle nostre assemblee cerchiamo sempre di approfondire quei temi che nelle “lezioni ordinarie” difficilmente vengono trattati, cercando di sensibilizzare gli alunni e di suscitare il loro interesse. Inoltre sarebbe più consono criticare eventi ai quali si è assistito, senza andare “per sentito dire”.
Citiamo l’art. 3.9 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria: «La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.»

Chiamiamo le cose col loro giusto nome senza utilizzare eufemismi; come afferma Carmen Monton nel “Discorso sull’Omosessualità”, “voler mantenere la discriminazione per orientamento sessuale si chiama omofobia e fingere o far apparire qualcosa diversamente da come è, si chiama ipocrisia”.

Certo ci preoccupa lo scandalo che la nostra assemblea ha sollevato: in uno Stato dove tutti siamo considerati uguali ciò che è successo non dovrebbe certo far notizia, ma essere semplicemente una normale attività di studenti che si confrontano con altre persone. Persone, perché tali sono".

Lettera delle studentesse e degli studenti del Liceo Scientifico il Pontormo

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