Non ci uniamo alla bolgia mediatica che ormai ha avvolto l'assemblea al Liceo Scientifico il Pontormo di Empoli. Pubblichiamo la lettera che hanno inviato gli studenti il 25/1 perché è una risposta esauriente alle ridicole richieste di chi richiede un "contraddittorio". Magari dello stesso tipo di quelli che da anni infestano le televisioni nazionali.
25/1/10
"Gentile Redazione,
in seguito all'articolo “Empoli, assemblea col trans al liceo...” pubblicato sul quotidiano “Il Giornale – Toscana”, la polemica relativa al suddetto avvenimento ha cominciato ad assumere una certa rilevanza nei media, facendo persino arrivare ad Empoli una troupe di Mediaset per intervistare i Rappresentanti d'Istituto circa la questione, e portando la notizia ad apparire su blog, giornali, radio e televisioni di tutta Italia, attirando su di sé l’attenzione mediatica per vari giorni.
È nostro interesse rassicurare la comunità sulle modalità con cui si è svolta l'assemblea, così come in tutte le altre che si sono succedute nel nostro Liceo: nel totale rispetto delle regole, con la massima serietà e cercando di stimolare gli studenti.
È utile ricordare che Regina Satariano è un'ospite qualificata: oltre a far parte del Movimento Identità Transessuale ha all'attivo collaborazioni e progetti con la Regione Toscana attraverso il Consultorio Transgenere di Viareggio, in collaborazione con l’Associazione Transgenere e con il Ministero delle Pari Opportunità.
Da notare inoltre il buon esito dell'assemblea: i toni sono stati pacati e più che civili; senza dubbio è riuscito il nostro intento di sensibilizzare gli studenti, che si sono rivelati assai interessati e partecipi. Il nostro intento non era quello di creare un dibattito politico-religioso ma di sensibilizzare gli studenti: ci si augura che il tema “No transfobia” sia condiviso da tutti al di là delle individuali idee politiche.
Abbiamo parlato di: solidarietà, libertà, tolleranza e pluralismo.
Vorremmo inoltre dire a chi sostiene l’inutilità didattico-pedagogica della nostra iniziativa che nelle nostre assemblee cerchiamo sempre di approfondire quei temi che nelle “lezioni ordinarie” difficilmente vengono trattati, cercando di sensibilizzare gli alunni e di suscitare il loro interesse. Inoltre sarebbe più consono criticare eventi ai quali si è assistito, senza andare “per sentito dire”.
Citiamo l’art. 3.9 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria: «La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.»
Chiamiamo le cose col loro giusto nome senza utilizzare eufemismi; come afferma Carmen Monton nel “Discorso sull’Omosessualità”, “voler mantenere la discriminazione per orientamento sessuale si chiama omofobia e fingere o far apparire qualcosa diversamente da come è, si chiama ipocrisia”.
Certo ci preoccupa lo scandalo che la nostra assemblea ha sollevato: in uno Stato dove tutti siamo considerati uguali ciò che è successo non dovrebbe certo far notizia, ma essere semplicemente una normale attività di studenti che si confrontano con altre persone. Persone, perché tali sono".
Lettera delle studentesse e degli studenti del Liceo Scientifico il Pontormo
mercoledì 27 gennaio 2010
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