E' ufficiale: siamo governati da "dilettanti allo sbaraglio" (Umberto Bossi),da una "banda di incapaci" (Gianfranco Rotondi, Ministro per l'Attuazione del programma di Governo).
Francamente, dubbi non ne avevamo.
Fa pensare come sia possibile che il Popolo della Libertà affidi il compito di portare le liste per le elezioni regionali (in una regione "a rischio" oltretutto) ad un elemento come Alfredo Milioni, che già nel 2006 era sparito la notte prima della scadenza per la presentazione della lista perché non era stato candidato. O hanno ragione Bossi e Rotondi, o nel PDL le poltrone danno alla testa. Ma quando si ha il potere, quando siamo "il primo partito degli Italiani", a certe piccolezze non si fa caso, tanto basta un decreto legge e si sistema tutto.
Esci dalla stanza perché non hai fatto colazione? I termini orari per la presentazione delle liste sono rispettati con «il comprovato ingresso nei locali del competente tribunale o Corte d´appello, entro l´orario previsto, dei delegati incaricati della presentazione delle liste». E se per un motivo qualsiasi non fosse stata effettuata la consegna effettiva alla cancelleria di liste e documentazione la situazione può essere sanata «entro 24 ore». L'importante è una visita di cortesia, così rimane il tempo disponibile per mangiare un McItaly.
A questo punto è legittimo chiedersi se è possibile che una cosa del genere sia firmata da Napolitano. L'art. 15 comma II della Legge n. 400/1988 dice che "[...] il Governo non può, mediante decreto-legge provvedere nelle materie indicate nell'articolo 72, quarto comma,
della Costituzione", con l'art. 72, quarto comma della Costituzione dice che "La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale". Traduzione: non si può usare il
decreto legge su costituzione ed elezioni. C'è poco da chiaccherare. Non si può significa non si può. Avere più voti non significa avere più diritti.
Questa è l'ennesima vergogna!
A quando un decreto legge per annullare risultati di elezioni poco graditi? Peggio di così non si può, si dirà... ma chi, se non Berlusconi, ci ha insegnato che al peggio non c'è mai fine?
E' tempo di alzare la voce!
domenica 7 marzo 2010
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