venerdì 5 marzo 2010

Sentenza sul crocifisso? Ricorso accolto? No, mistificazione

tratto da Cronache Laiche
di Stefano Faraoni
2 marzo 2010

La mistificazione dell’informazione produce di nuovo i suoi effetti. Da più parti, anche autorevoli (purtroppo anche da parte di alcuni giornali accreditati) si afferma che il ricorso contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’uomo, sfavorevole ai crocifissi nelle aule, è stato accolto. Non è così, è stato semplicemente dichiarato “ammissibile”. Nel merito si pronuncerà definitivamente la “Grande Camera”. Non è vero quindi quello che dice il Ministro degli Esteri Franco Frattini : “E’ con soddisfazione che constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l’Italia aveva presentato alla Corte”. Ed è totalmente fuorviante quello che ha affermato il Ministro dell’Istruzione Gelmini: “E’ un grande successo dell’Italia nel riaffermare il rispetto delle tradizioni cristiane e l’identità culturale del Paese, ma è anche un contributo all’integrazione che non va intesa come un appiattimento e una rinuncia alla storia e alle tradizioni italiane”.

Questi signori, evidentemente “drogati” da una voglia incontrollabile e immediata di far valere le loro ragioni, nonché del tutto impreparati in materia (tra l’altro per il Ministro dell’Istruzione non è il primo caso di impreparazione) dicono cose che non corrispondono ad una corretta lettura della realtà giuridica, oltre a manipolare in maniera clamorosa notizie che hanno tutt’altra valenza.

Ma il ricorso, come detto, non è stato accolto, è stato solo dichiarato ammissibile.

L’ammissibilità accerta semplicemente la procedibilità del ricorso; l’accoglimento o il rigetto avverranno successivamente, ad esame avvenuto da parte della “Grande Camera”.

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