tratto da Collettivo Politico di Scienze Politiche
14 aprile 2010
Questa mattina, alcuni studenti antifascisti provenienti da varie facoltà dell'Ateneo fiorentino, hanno momentaneamente interrotto il regolare svolgimento del Senato Accademico per chiedere con forza una presa di posizione da parte dell'Ateneo fiorentino riguardo la presenza dei fascisti nelle nostre facoltà. Di seguito la lettere consegnata al Rettore Tesi, ai Presidi e a tutti i membri del Senato.
Gentili professori, come studenti del Polo delle Scienze Sociali di Novoli vorremmo informarVi di quanto verificatosi lo scorso lunedì 29 Marzo al Polo delle Scienze Sociali di Novoli.
Come ogni mattina abbiamo raggiunto il Polo delle Scienze Sociali, chi per studiare, chi per seguire le proprie lezioni, ma purtroppo Quella mattina qualsiasi piano personale è saltato scontrandosi con l'incredulità, poi con l'indignazione, che chi scrive ha provato mettendo piede in Via delle pandette.
Quella mattina, indisturbati, una quindicina di appartenenti al Blocco Studentesco, organizzazione afferente a Casapound e dichiaratamente fascista, hanno provato a distribuire del materiale pubblicizzante il loro gruppo, velando dietro un aspetto accattivante i soliti programmi xenofobi e razzisti. Noi studenti abbiamo immediatamente creato un presidio spontaneo che ha contestato con forza la presenza di BS, ottenendo infine che i neo-fascisti si allontanassero scortati dagli agenti della Digos.
Perchè Voi possiate comprendere la gravità di quanto accaduto, bastano pochi, illuminanti, esempi.
I militanti di “Blocco Studentesco” negli ultimi mesi si sono resi protagonisti di svariate aggressioni verso studenti impegnati nelle lotte, immigrati e clochard. Appena due settimane fa nella facoltà di Giurisprudenza di Tor Vergata a Roma, durante un’iniziativa di Blocco Studentesco, autorizzata sia dal preside della facoltà che dal Rettore stesso, sette studenti sono stati pestati, finendo all’ospedale in seguito alle lesioni riportate. Tutti ricorderanno il tentativo di prendere la testa del corteo studentesco che giungeva in piazza Navona, durante le mobilitazioni studentesche di protesta contro i provvedimenti del governo in materia di istruzione, nel non lontano 2008. In quell'occasione i fascisti di BS, contestati pacificamente dagli studenti, hanno risposto con sprangate e cinghiate, sotto lo sguardo indifferente, se non “complice”, delle forze dell'ordine, come sottolineato dagli stessi corrispondenti de La Repubblica. Fortunatamente gli studenti antifascisti hanno saputo difendersi da soli.
Noi non possiamo aspettare che questi episodi si presentino anche all’interno delle nostre facoltà, le nostre facoltà dove studiamo, viviamo e trasformiamo la Storia, assumendo come irrinunciabile l'impegno alla promozione della giustizia sociale, della libertà e della solidarietà tra i popoli. Contro questi valori è sorto il Fascismo, è nato sul sangue degli operai, è cresciuto sul sangue degli Etiopi, dei Greci, degli Albanesi, dei Nord-africani, degli Slavi di Illiria e Dalmazia, degli Ebrei, di Comunisti e Anarchici e sulle privazioni cui ha sottoposto la popolazione italiana nel ventennio, si è infranto contro il sangue di migliaia di partigiani. A memoria di quanto avvenuto l'antifascismo è stato sancito in via Costituzionale, ed è vissuto nell'azione politica di quanti, fino ad oggi, vedono nel fascismo uno strumento di controllo della società basato sull'oppressione, sull'omicidio, sulla segregazione agita da poveri su altri poveri sulla base di motivazioni etniche, per non dire razziali.
È la presenza stessa del fascismo all’interno dell'Università ad essere del tutto inaccettabile, in particolar modo in una città come Firenze, che gode di una lunga storia e memoria antifascista, sempre viva e forte come testimonia la recente opposizione della città allo svolgimento del Congresso della Nuova Destra Sociale.
Se l'Università è una casa per il dialogo e per la solidarietà, dunque noi esigiamo una presa di posizione, che è irrimandabile, da parte dell'Ateneo fiorentino e dei suoi presidi, perché non vengano concessi alcun spazio ed alcuna legittimità a questi gruppi. Noi studenti già lunedì 29 siamo venuti a chiedere ragione a Voi presidi della presenza di BS quel giorno a Novoli, ma purtroppo in quell’occasione non eravate fisicamente presenti al Polo.
Ci auguriamo che ora possiate esprimere una ferma contrarietà alla presenza di questi gruppi all’interno del Polo, che Vi attiviate perché vengano presi i dovuti provvedimenti amministrativi, che condanniate decisamente il fascismo, non solo quello del passato, ma quello che vive ed emana, oggi più che mai, da quei settori della società che hanno interesse a spezzare la solidarietà tra i deboli, gli sfruttati e gli emarginati che pagano la crisi.
Gli studenti e le studentesse antifascisti/e dell'Università di Firenze
giovedì 15 aprile 2010
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